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La femmina alfa

Prefazione

Un lungo viaggio in compagnia della femmina Alfa, sempre in bilico sul filo dell’amore, dal quale più volte cade per poi sempre rialzarsi e riprovare.

Un viaggio lungo quarant’anni costellato di grandi passioni ma anche di ferite dell’anima e del cuore, alcune impossibili da guarire.

Può una donna sabotare se stessa nell’amore? È la domanda a cui l’autrice cerca di dare una risposta e a cui il lettore non potrà sottrarsi…

Un estratto del libro

Rimaneva spesso e volentieri in casa. Era diventata meno attaccabile dalle vicende esterne ma molto di più da quelle interiori. Si era scoperta contemporaneamente più dura ma anche più sensibile.


Un pomeriggio, dopo il turno di lavoro, anziché a casa aveva voluto andare lungo quel sentiero che costeggiava il bosco da una parte e il torrente dall’altra.

Si era seduta su una panchina da cui si godeva un panorama davvero spettacolare.

Era un primo pomeriggio soleggiato e mite e aveva allargato le braccia sullo schienale, come ad abbracciare due persone che però non c’erano, mentre il sole le scaldava il viso.

E improvvisamente una folata di vento aveva scosso gli alberi intorno a lei ed erano cadute tutte insieme centinaia di foglie, come se nevicasse.

Si era trovata immersa in un turbinio di colori accesi e in una polvere d’oro che rimaneva sospesa in controluce.

Non aveva mai visto niente di così bello e di così toccante. O forse era lei ad essere diventata più emotiva.