Prefazione
Scelte che portano lontano, destini che si incrociano, fenomeni arcani che non smettono di accadere.
Teresa vive in luoghi meravigliosi, ma entra in contatto con le problematiche dell’Irlanda del Nord, si ritrova coinvolta in un caso giudiziario, deve fare i conti con la pandemia.
Il volume più avvincente, il più coinvolgente, forse persino il più politico. L’ultimo della trilogia dedicata al coraggio di una donna e all’immortalità dell’amore.
Un estratto del libro
La polizia era arrivata da loro il mattino seguente, mentre stavano facendo colazione. Uno degli agenti era lo stesso del giorno prima e si era rivolto subito ad Ardghal.
“Signor Doyle, deve venire con noi al distretto. Il sergente la sta aspettando per un primo interrogatorio. Ci segua, per favore.”


Ardghal era impallidito e aveva chiesto soltanto il perché. Lei aveva buttato con rabbia il tovagliolo sul tavolo ed era andata davanti al poliziotto.
“Di cosa viene accusato? Perché un interrogatorio presuppone che ci siano delle accuse precise e circostanziate. Volevamo presentarci noi spontaneamente, al distretto.
L’avremmo fatto tra poco, dopo la colazione e le incombenze con gli animali. Perché noi, abbiamo delle dichiarazioni importanti da fare. E anche delle testimonianze da rendere.”
Aveva sentito l’agente replicare “signora, per cortesia…” in un modo che le era parso quasi ironico, e visto l’altro avvicinarsi ad Ardghal fino a toccargli il braccio.
Aveva incontrato lo sguardo del suo compagno, cogliendo lo smarrimento, l’impotenza, forse persino la paura. Si era messa in fretta gli stivali e la giacca e aveva preso le chiavi della macchina, seguendo i tre uomini fuori dalla porta.